Storico 2° posto al Dutch Open per Ice Boy

Chiedete a qualsiasi giocatore di freccette quale sia il suo sogno riferito a questo magnifico sport. La risposta sarà univoca……. walk-on….pedanone….3000 spettatori…..diretta TV….e coppa finale. Beh tutto questo il nostro piccolo grande Francesco lo ha realizzato in un unica serata a soli 12 anni. Una serata che rimarrà impressa nella sua memoria, perché anche se siamo certi che ne vivrà altre simili, questa è stata la prima, inaspettata e meravigliosa. Questa bella avventura è nata sotto l’albero di Natale, quando papà Omar ha regalato a Francesco l’iscrizione al suo primo torneo Internazionale di categoria under 14. La curiosità di capire il livello degli altri ragazzi della sua età ha fatto il resto, troppo solo nel panorama italiano per capire la reale forza di questo ragazzo, e cosi un torneo con il gotha del darts olandese un occasione da non perdere. Giocatori come Balsamo, Van Tiel, Verbakel già da qualche tempo sui taccuini dei talent scout e già seguiti da sponsor e tecnici di livello sono sicuramente un banco di prova attendibile, il Dutch Open considerato il più importante torneo internazionale il palco perfetto. E cosi via verso la meta, aereo, treno ed una bella passeggiata e già la sera prima del torneo Ice era in pedana a fare amicizia con i ragazzi olandesi, il linguaggio delle freccette ha fatto il resto. Notte prima del torneo non delle migliori, sveglia e 38 di febbre…..ma non abbastanza per fermare la voglia di confrontarsi di Francesco, e cosi ore 10,30 primo match contro Van Den Brink, partita non di grande livello ma vittoria tranquilla per 3-0, buona per dare ritmo e fiducia in vista del secondo turno dove ad attenderlo ci stava quel Balsamo favorito per la vittoria finale. I due ragazzi si erano già conosciuti al Finder ed avevano tirato insieme qualche freccia, quanto bastava per togliere al ragazzo italo olandese la sicurezza. Ed infatti nel momento più delicato, al decider, era proprio Francesco ad avere la meglio andando a vincere 3-2. Superato lo scoglio più grande il resto sembrava una formalità, ed infatti nei quarti di finale Ice rifilava un 3-1 a Schreuders ed in semifinale un 3-0 secco a Strijndonck, che aveva eliminato l’altro favorito Van Tiel. Finale raggiunta tra lo stupore e l’emozione di papa Omar. Fino a qui classico torneo sperduto nelle 60 pedane in mezzo alla calca……da questo momento comincia il sogno……una volta raggiunta la finale, Francesco ed Omar venivano subito rapiti dagli steward del torneo e portati nella sala vip riservata ai finalisti, pedana di riscaldamento riservata, drink, e confort a go-go. Tutto da far girare la testa. Passeranno 4 ore prima della finale, 4 ore interminabili. Alle 15,30 i due finalisti vengono chiamati dal direttore del torneo per andare al Bull per decidere chi inizierà…..manco a dirlo Ice win. Poi dal palco parte la voce dello speacker che chiama “from Italy Francesco Basiliiiiiii”  e partono le note di “Thunderstruck” degli AC/DC, il pubblico canta e balla mentre Ice percorre il magico canale d’ingresso salutando gli spettatori……quante volte lo abbiamo visto fare ai campioni della PDC ……ed ora lo sta facendo Franceschino da Roma………un sogno, una lacrimuccia e tanta emozione. Salito sul pedanone saluti di rito agli arbitri e via ad affilare le frecce in attesa dell’avversario. Il match gira tutto nel primo leg, Ice da 59 spreca l’occasione di portarsi in vantaggio, da li in avanti il suo avversario gioca meglio e vince meritatamente il titolo. Finale persa sorprendentemente 0-3 con Francesco che non ha giocato al suo livello, ma il contesto che non ha agevolato certo la sua tranquillità. Resta un pizzico di amarezza solo per il fatto che il risultato della finale sia cosi netto quando tra i due ragazzi non ci stava questa differenza. Foto di rito con la Coppa, intervista……sorvoliamo…ahahah, servirà un corso di Inglese accelerato…ahahah e via a festeggiare con il papà. Che dire, questa pulce ha fatto emozionare tutta l’Italia freccettistica, ci ha fatto sognare, ci ha mostrato come sia possibile raggiungere traguardi insperati anche per noi Italiani. Un risultato che serve al movimento e che speriamo sia di stimolo per i nostri giovani, ne abbiamo ancora troppo pochi, bisogna sfruttare questo campioncino per trainare altri ragazzi che neanche sanno di avere il talento. Francesco ha aperto la strada, ora tocca a noi percorrerla. Per lui siamo sicuri che di occasioni per vincere ce ne saranno ancora molte. Ed il prossimo anno si tornerà in terra olandese non più da Underdog ma da favorito…Grazie Francesco ti aspettiamo in pedana.  

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